E’ quasi mezzanotte: ho messo pentole e piatti nel lavandino, ho spento tutte le luci, chiudo la porta tirando un sospiro e penso che la prima lezione è andata.
La puntata numero zero del mio corso CucinaMedicina mi sembra che sia piaciuta.
Ho visto molto interesse e partecipazione; a turno tutti si sono fatti coinvolgere nella preparazione delle verdure e ciascuno ha dimostrato impegno nel compito che gli è stato assegnato: chi ha pulito i carciofi, chi ha tagliato le carote, chi invece ha sbucciato le fave. Qualcuno ha persino lavorato in coppia.
Ho chiesto a tutti di darmi un riscontro e non vedo l’ora di leggere le loro impressioni sulla serata: nel frattempo, inizio a preparare la prossima lezione per il corso del 7 maggio.
Per me è stata, quello che si può dire, una bella esperienza.
Bella nel momento in cui l’ho vissuta ma ancora più bella la mattina seguente, al sabato, quando per pranzo ho recuperato un po’ di verdure per creare un piatto che fosse in grado di “valorizzarle”.
Direi quindi che l’obiettivo di questa iniziativa è stato centrato in pieno! Perlomeno con me.
Mi sento di dire che CucinaMedicina accresce la consapevolezza alimentare: consapevolezza che induce a sperimentare, conoscere, vivere il cibo da altro punto di vista.
Penso che raccomanderò a molti amici questo corso!